Il sistema immunitario rappresenta la più grande difesa che abbiamo a disposizione per proteggerci dalle malattie infettive e dal cancro. Soprattutto in questo periodo dobbiamo avere la responsabilità di mantenere questo scudo protettivo nella massima efficienza; per tale ragione uno stile vita sano, inteso come una dieta che comprenda tutti i nutrienti associato ad un’attività fisica moderata ma regolare possibilmente all’aria aperta, è ciò più di ogni altra cosa rende il nostro sistema immunitario sano e forte. Non esistono nutrienti che da soli possono rappresentare la panacea che risolve tutti i problemi, nonostante il marketing oggi ci mandi in questa direzione ma più che altro è la carenza dei nutrienti che può rendere il nostro sistema immunitario meno efficiente e quindi renderci più sensibili ad infezioni. Inoltre anche il sovrappeso, l’obesità o patologie croniche come il diabete, l’ipertensione possono provocare uno stato di infiammazione di basso grado ma permanente che rendono il nostro sistema immunitario meno forte perché rimane cronicamente attivato.
Nell’ultimo periodo a causa della pandemia si è molto parlato dell’importanza di un corretto apporto di vitamine nel potenziamento del nostro sistema immunitario e molte sono state le corse al multivitaminico in compresse dell’ultimo minuto pensando che potesse miracolosamente donarci l’invincibilità contro il virus. Possono quindi le vitamine ed altri micro e macronutrienti rendere il nostro sistema immunitario più efficiente?
La risposta è si, come sempre però quando si parla di tutela della salute il percorso è lungo e richiede molto più di una scatola di integratori. La cura del nostro corpo e della nostra mente è fondamentale affinché il nostro sistema immunitario sia in grado di reagire correttamente quando bersagliato e questo è un percorso che deve iniziare fin dai primi giorni di vita e protrarsi fino a tarda età. Questo percorso non può che iniziare a tavola, Il cibo infatti è da sempre la miglior medicina, anche se nel nostro mondo frenetico fatto di cibi pronti e poco sani sembriamo averlo dimenticato.
Iniziamo col presentare questo fondamentale complesso di difesa che ci aiuta ogni giorno a combattere gli agenti patogeni.
Il sistema immunitario è un insieme di organi linfatici, cellule e mediatori chimici altamente specializzati in grado di riconoscere agenti patogeni ed eliminarli. Questo sistema è inoltre responsabile dell’identificazione ed eliminazione delle cellule tumorali e della discriminazione tra self (ciò che fa parte dell’organismo), e non self (ciò che è estraneo). Tale discriminazione è molto importante per evitare che il
sistema immunitario inizi ad attaccare le cellule del nostro organismo provocando malattie autoimmuni.
Le due linee di difesa attivate dal sistema immunitario sono l’immunità innata o aspecifica, che rappresenta una prima, rapida e generica difesa contro i patogeni, e l’immunità acquisita o specifica, che agisce invece contro dei bersagli ben precisi e presenta la così detta memoria immunologica, meccanismo sul quale si basano anche i vaccini.
L’immunità innata comprende diversi tipi di cellule, tra cui i fagociti che distruggono microbi fagocitandoli, i granulociti coinvolti anche nelle reazioni allergiche, i mastociti che intervengono nella risposta infiammatoria e i linfociti NK (natural killer) che attaccano le cellule infettate e le cellule tumorali portandole alla morte.
Altre difese innate comprendono enzimi e proteine come gli interferoni, prodotti da cellule infettate che possono aumentare le difese delle cellule circostanti e il sistema del complemento, molecole in grado di coadiuvare altri sistemi di difesa.
Tra i principali meccanismi dell’immunità innata ritroviamo la risposta infiammatoria sia locale che sistemica, come la febbre, aumento della temperatura corporea causato da mediatori chimici chiamati citochine che vengono prodotti dalle cellule dell’immunità innata come i fagociti in risposta ai patogeni.
Tra le difese innate ritroviamo inoltre la cute e le mucose , barriere fisiche in grado di limitare l’accesso di agenti esterni in tutti quei sistemi di organi che sono in comunicazione con l’esterno.
L’immunità acquisita o specifica invece rappresenta la seconda linea di difesa in risposta ad un patogeno e viene attivata solo dopo che è avvenuta l’esposizione a quest’ultimo. Le molecole contro la quali si scatena la risposta specifica vengono chiamate antigeni, presenti sulla superficie dell’agente patogeno o di altri agenti riconosciuti come estranei all’organismo e contro i quali l’organismo scatena una risposta che può essere di due tipi:l’ immunità umorale mediata dai linfociti B e l’ immunità mediata da cellule determinata dai linfociti T.
Questi due tipi di linfociti, derivano entrambi dalle cellule staminali del midollo osseo ma terminano la loro maturazione rispettivamente nel midollo osseo (linfociti B) o nel timo (linfociti T). Dopo aver terminato la maturazione ed aver sviluppato i
recettori per gli antigeni questi linfociti migrano fino ai linfonodi, milza e altri organi del sistema linfatico.
Nell’immunità umorale i linfociti B secernono immunoglobuline (anticorpi) che marcano gli agenti esterni legandosi agli antigeni presenti sulla loro membrana, questi complessi antigene anticorpo vengono poi riconosciuti ed eliminati.
Esistono diverse classi di immunoglobuline che vengono prodotte in risposta all’antigene (IgG,M,D,A,E) ognuna delle quali ha un proprio ruolo. Esistono inoltre i Linfociti B della memoria che sopravvivono per anni e sono in grado di reagire in maniera più forte e repentina ad una seconda esposizione allo stesso antigene (risposta immunitaria secondaria).
Nell’immunità mediata da cellule invece possiamo riconoscere diversi tipi di linfociti T, come i linfociti T citotossici che attaccano le cellule infettate, i T helper che coadiuvano l’attività di altre cellule e i linfociti T della memoria che partecipano alla risposta immunitaria secondaria.
Cosa possiamo fare quindi per far funzionare correttamente questo complesso e fondamentale sistema? Come sempre la risposta per un buon funzionamento dell’organismo sta in uno stile di vita sano e in una dieta sana ed equilibrata.
Alcuni micronutrienti, ovvero nutrienti necessari in piccole quantità ma essenziali per lo svolgimento di numerose funzioni del nostro organismo, hanno dei ruoli chiave nel sistema immunitario e la loro carenza potrebbe influenzare negativamente la risposta agli agenti esterni. Un’alimentazione equilibrata, volta all’assicurarsi il giusto apporto di tali nutrienti può quindi aiutarci ad alimentare correttamente questo complesso sistema.
Tra questi nutrienti ritroviamo per esempio:
– VITAMINA A: Vitamina liposolubile presente sia in alimenti di origine animale (uova, latte) che vegetale (frutta e verdura di colore giallo, rosso e arancione).
Ha un ruolo nel mantenimento dell’integrità delle barriere fisiche mucosali contribuendo al normale differenziamento del tessuto epiteliale, regola la funzionalità delle cellule NK, contribuisce all’attività dei macrofagi oltre ad essere coinvolta nello sviluppo e nella differenziazione di alcuni linfociti T e nel corretto funzionamento delle cellule B. [1]
– VITAMINA E: Vitamina liposolubile contenuta in frutti oleosi e semi, oltre che in cereali e verdure a foglia verde.
La sua funzione antiossidante protegge le membrane dai danni causati dai radicali liberi e contribuisce quindi a un corretto funzionamento delle barriere oltre che supportare l’attività citotossica delle cellule NK. Migliora la proliferazione linfocitaria e le funzioni mediate dalle cellule T. [1]
– VITAMINA D: vitamina liposolubile presente in pesce, latte, burro, uova, viene prodotta dalle cellule dell’epidermide grazie all’esposizione alla luce solare.
Tra le varie funzioni regola l’espressione di proteine antimicrobiche, interagisce con il microbiota intestinale e aumenta l’attività dei macrofagi. [1]
– VITAMINA C: vitamina idrosolubile dalla funzione antiossidante presente in alimenti di origine vegetale come agrumi, kiwi, fragole,peperoni, cavoli.
Protegge le membrane dai danni causati dai radicali liberi contribuendo alla integrità delle barriere epiteliali oltre ad avere un ruolo nella produzione e differenziazione di alcune cellule T. [1]
– FOLATI: Vitamine del gruppo B idrosolubili, presenti in verdure a foglia verde, legumi e frutta secca.
Supportano l’attività citotossica delle cellule NK e la risposta immunitaria mediata da alcune cellule T oltre ad essere importanti per la produzione di anticorpi. [1]
– FERRO: Micronutriente contenuto in alimenti di origine animale (carne, pesce) e legumi.
Importante nella differenziazione e nella proliferazione delle cellule T e coinvolto nella regolazione della produzione delle citochine. [1]
– SELENIO: Micronutriente coinvolto nella differenziazione e proliferazione delle cellule T e nel mantenimento dei livelli anticorpali. [1]
– ZINCO: Micronutriente che aiuta nel mantenimento dell’integrità delle membrane ed ha un ruolo centrale nella crescita e nella differenziazione delle cellule del sistema immunitario con rapido turnover , mantiene l’attività citotossica delle cellule NK, aiuta a modulare il rilascio di citochine. È inoltre coinvolto nella produzione di anticorpi e nel mantenimento della tolleranza immunologica. [1]
Da questi esempi risulta quindi evidente come una dieta equilibrata, volta al mantenimento dei giusti livelli di micronutrienti, possa contribuire al corretto funzionamento del sistema immunitario, ricorrendo all’integrazione quando necessario e sotto consiglio di un professionista.
Bibliografia:
[1] Gombart AF, Pierre A, Maggini S. A Review of Micronutrients and the Immune System-Working in Harmony to Reduce the Risk of Infection. Nutrients. 2020 Jan 16;12(1):236. doi: 10.3390/nu12010236. PMID: 31963293; PMCID: PMC7019735.